Malattia di Parkinson

Aumentano i casi di Parkinson. Più gli uomini.

La malattia di Parkinson, negli ultimi 30 anni, ha conosciuto un grande incremento in termini epidemiologici. Questo è il principale aspetto che emerge da uno studio condotto in una contea del Minnesota e pubblicato da JAMA.

(Reuters Health) La malattia di Parkinson, negli ultimi 30 anni, è cresciuta molto in termini epidemiologici. «Questo è il primo studio che mostra un trend in aumento dell’incidenza del Parkinson, ma sono necessarie conferme». Spiega Chen Honglei del National Institute of Environmental Health Sciences di Triangle Park (North Carolina). Honglei ha scritto un editoriale di accompagnamento per la pubblicazione.

La malattia di Parkinson impiega decenni per svilupparsi. Quindi può essere difficile identificare le ragioni del trend e una serie di fattori possono svolgere un ruolo, aggiunge Honglei. «Tuttavia, se la tendenza è confermata, si può ipotizzare un ruolo dei fattori ambientali o non genetici», chiarisce Honglei.

L’autore del lavoro, Walter A. Rocca della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota). Rocca, con i suoi collaboratori, ha studiato l’evoluzione della malattia a Olmsted County, in Minnesota, tra il 1976 e il 2005. Durante questo periodo, 906 pazienti hanno sviluppato parkinsonismo. 464 sono stati colpiti dalla malattia di Parkinson. La metà aveva un’età d’esordio di oltre 73 anni.

Per gli uomini, l’incidenza del parkinsonismo è passata da 39 a 56 casi per 100 mila persone per anno tra il decennio 1976-1985 e il 1996-2005. Anche i casi di Parkinson sono aumentati, passando da 18 a 30 casi per 100 mila persone per anno.

Fonte: JAMA Neurol 2016 – Versione italiana: Quotidiano Sanità

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