60 artisti per il ‘Bruno Lauzi Memoria’

60 artisti per il ‘Bruno Lauzi Memoria’

In tantissimi sono arrivati da tutte le parti d’Italia a Rocchetta Tanaro, cittadina del Monferrato, giovedì 23 e venerdì 24 giugno 2016. Un omaggio grande Bruno Lauzi che soffriva di Parkinson nel decennale della sua scomparsa. Gli abitanti di questo piccolo paese, poco più di 1500, hanno confermato e dimostrato tutto l’amore nei suoi confronti regalando una festa al maestro.

Lauzi era arrivato a Rocchetta nel 1972 con la moglie e il figlio. Subito aveva comprato una cascina, a cui aveva dato il nome della barbera di sua produzione: “la Celesta”. Lauzi si era letteralmente innamorato di questo posto “Perché i piemontesi sono brasiliani con la nebbia negli occhi”, aveva spiegato.

Gli abitanti avevano ricambiato l’affetto. Tant’è che il sindaco Elsa Aliberti ha voluto dedicare al maestro una strada nel parco in sua memoria. Mentre, al taglio del nastro, la Banda del paese suonava ‘Ritornerai’.

“Ritornerai” è anche il nome che è stato scelto per questa due giorni di musica e parole da Franco Fasano, cantautore fra i più famosi del nostro panorama musicale, che ha l’ha organizzata con grande professionalità, insieme a Marinella Venegoni, una delle firme più autorevoli di musica per la Stampa di Torino e a Paolo Frola un simpaticissimo medico-cantante e storico amico di Bruno Lauzi, scomparso dieci anni fa, il 24 ottobre 2016.

Tanti ospiti legati all’artista sono saliti sul palco (tutto esaurito per la prima e la seconda sera nella piazza di Rocchetta Tanaro). L’evento ha avuto il patrocinio del Comune, che ha coinvolto tutte le realtà del paese. Il ricavato della serata  sarà  devoluto per la ricerca della malattia di Parkinson di cui Lauzi soffriva.

Gli amici artisti sono saliti sul palco e sono stati circa una sessantina per omaggiare Lauzi, fra i tanti di ieri. Paolo Frola e Paolo Tomasini, Giorgio Conte, fratello di Paolo, i fratelli La Bionda, Marco Ferradini… Memo Remigi, Maurizio Ferrini, Silvia Annichiarico, Dario Baldan Bembo, Michele, Mario Lavezzi… Andrea Mirò che ha cantato al pianoforte ‘L’appuntamento’.
Sergio Alemanno e Franco Piccolo che hanno scritto canzoni bellissime, pensando che Bruno Lauzi ne sarebbe stato il giusto interprete.

«Andammo a cercarlo, senza conoscerlo, e dopo vari tentativi – racconta Alemanno – riuscimmo a trovarlo e a proporgli i nostri testi che gli piacquero molto. Poi quando Paolo Conte, scrisse ‘Genova per noi’ e dopo quattro anni fecero uscire il disco, Bruno volle inserire nella compilation anche le nostre due canzoni. ‘O strasse’ e ‘Ostaie’, canzoni dialettali della scuola genovese. Diventammo molto amici e sono stato il suo chitarrista per dieci anni».

Poi Oscar Prudente, Oscar Farinetti e in chiusura di spettacolo sale sul palco Maurizio Lauzi. Con le sue interpretazioni e rivisitazioni di alcuni successi del padre al pianoforte, ha commosso tutto il pubblico.

Nella seconda serata, altri artisti sono venuti apposta per onorare la memoria del maestro. Ha iniziato Caterina Frola, dopo l’esibizione in strada dei “Banditi della Rocchetta con i frustatori”. Poi, spazio al piccolo coro Mariele Ventre dell’Istituto De Andrè di Sestri Levante. E ancora Jocelyn e Paolo Conte con aneddoti divertenti. Omar Pedrini, Danilo Amerio e Cino Tortorella che ha ricordato i tempi dello ‘Zecchino D’Oro’. Franco Mussida, Vladi Zullo, Sante Palumbo, Gianni Coscia e infine Franco Fasano che si è esibito con ‘Mi manchi’.