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Prof. Stocchi: Nuove possibilità di cura con opicapone

Entro poche settimane, sarà in commercio l’opicapone, il nuovo farmaco che aumenta la durata della levodopa. Lo spiega il Prof. Fabrizio Stocchi, responsabile del centro Parkinson dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma.

In questa video intervista per PharmaStarTv, Stocchi spiega in semplici parole come funziona l’azione dell’opicapone, il nuovo farmaco contro il Parkinson.

In sostanza, l’opicapone, permette alla Levodopa in circolazione nel corpo di avere una vita più lunga e quindi di aumentarne la durata degli effetti.

Il nuovo farmaco è stato approvato dall’AIFA dopo due ampi studi di Fase III, che ne hanno dimostrato l’efficacia e la tollerabilità. Opicapone diminuisce le discinesie e le fluttuazioni aumentando la durata delle fasi “ON” e diminuendo quella delle fasi “OFF”.

IL PARKINSON

La Malattia di Parkinson (MdP) è una malattia del Sistema Nervoso Centrale. È caratterizzata da una progressiva degenerazione dei neuroni localizzati in una parte del cervello detta “substantia nigra”. Questi neuroni controllano principalmente i movimenti del corpo. La MdP è una malattia degenerativa che clinicamente si manifesta con una evoluzione lenta e progressiva.

I sintomi del Parkinson

La lesione anatomica si traduce in disturbi motori: tremore, lentezza, rigidità muscolare, instabilità posturale… Ma anche sintomi non motori: deficit di memoria e delle capacità cognitive, ansia e depressione, confusione, dolore, disturbi del sonno e gastrointestinali… La MdP ha un considerevole impatto non solo sul piano strettamente funzionale, ma anche sul piano psicologico e sociale. Infatti, limitando il paziente dal punto di vista motorio, ne compromette l’autonomia. Inoltre determina una serie di importanti implicazioni psicologiche ed emotive. Tra queste: perdita di sicurezza nelle proprie capacità relazionali, lavorative…

Le cure contro il Parkinson

Non esiste un trattamento in grado di modificare la progressione di malattia. I trattamenti a disposizione sono sintomatici e prevalentemente efficaci sui sintomi motori.
Il farmaco dotato di maggiore efficacia nei sintomi motori della malattia di Parkinson è la L-dopa (Levodopa). La principale limitazione della terapia con L-dopa è costituita dalla comparsa (mediamente dopo 4- 5 anni di trattamento) nella fase “on” di discinesie (movimenti incontrollati, spesso invalidanti) e di episodi “off”  improvvisi (“blocco” dei movimenti), non prevedibili nell’arco della giornata. In questa fase può essere utile l’opicapone… (approfondisci)

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