Diagnosi di Parkinson

La vita non finisce con la diagnosi di Parkinson

«Avuta la diagnosi di Parkinson non mi sono arresa, ma ho fondato un’associazione di pazienti a Napoli». Lo racconta Filippina Santoro, presidente di “Parkinson Parthenope”.

Insegnante in pensione, Filippina Santoro nell’intervista narra la sua vicenda personale partendo dalla diagnosi di Parkinson. Il suo racconto però, inevitabilmente, si sposta sul sociale, sulla realtà partenopea e campana…

Intervista a Filippina Santoro, presidente Parkinson Parthenope

Gepostet von Gianguido Saveri am Mittwoch, 15. März 2017

 

Scopriamo così che anche nel sottovalutato “sud” ci sono realtà attive e propositive

Dopo la diagnosi di Parkinson, l’associazione a Napoli. Con questa, ora sono 4 le associazioni in Campania e già stanno collaborando fra loro su progetti condivisi.

Persone con la voglia di fare e la volontà di smarcare la loro esistenza dallo stigma della malattia, che non si fermano davanti a una diagnosi di Parkinson.

Filippina ha una visione lucida dei problemi, che sono suoi ma anche di tutti i parkinsoniani a partire dalla diagnosi di Parkinson. Infatti, ha colto immediatamente quanto sia importante unirsi per aiutarsi a vicenda.

Nell’intervista ci parla di problemi di lavoro, di figli (come dirlo ai figli?), di mancanza di risorse e di poca conoscenza del problema da parte delle istituzioni e delle persone “comuni”.

Infatti, il Parkinson oltre a essere una malattia è soprattutto una “condizione”. Una situazione che, come altre in cui ci veniamo a trovare nel corso della nostra vita, pone dei limiti.

La diagnosi di Parkinson è una condizione che segna “il territorio” in cui possiamo agire, esistere, vivere. Ma che non toglie il diritto a essere prima di tutto delle “persone” con una lunga vita ancora da vivere pienamente.

Vedi anche l’intervista a:

Lucilla Bossi: “Ogni giorno vale una vita”

IL PARKINSON

La Malattia di Parkinson (MdP) è una malattia del Sistema Nervoso Centrale. È caratterizzata da una progressiva degenerazione dei neuroni localizzati in una parte del cervello detta “substantia nigra”. Questi neuroni controllano principalmente i movimenti del corpo. La MdP è una malattia degenerativa che clinicamente si manifesta con una evoluzione lenta e progressiva.

I sintomi del Parkinson

La lesione anatomica si traduce in disturbi motori: tremore, lentezza, rigidità muscolare, instabilità posturale… Ma anche sintomi non motori: deficit di memoria e delle capacità cognitive, ansia e depressione, confusione, dolore, disturbi del sonno e gastrointestinali… La MdP ha un considerevole impatto non solo sul piano strettamente funzionale, ma anche sul piano psicologico e sociale. Infatti, limitando il paziente dal punto di vista motorio, ne compromette l’autonomia. Inoltre determina una serie di importanti implicazioni psicologiche ed emotive. Tra queste: perdita di sicurezza nelle proprie capacità relazionali, lavorative, ecc.

Diffusione della Malattia di Parkinson

La MdP è una delle malattie neurologiche degenerative più diffuse. La forma più diffusa è la sindrome Parkinsoniana o Parkinsonismo (circa l’80% dei casi). Colpisce in uguale misura maschi e femmine ed è più frequente nell’età adulta (70- 80% dei casi), mentre è più rara prima dei 45 anni (5% dei casi). L’età media di insorgenza è circa 61 anni, cioè un’età compresa tra i 50 e 70 anni. In Italia vengono diagnosticati ogni anno 15.000 nuovi casi di MdP, di cui almeno 1.000 in soggetti con età inferiore ai 45 anni. Sulla base dei dati epidemiologici disponibili, si stima che in Italia vi siano tra 250.000 e 300.000 persone affette da MdP.