dolore alla spalla

Dolore alla spalla: l’11% dei malati di Parkinson ne soffre

Un disturbo che comporta problemi quotidiani, oltre al dolore. Come ad esempio mettere i vestiti nell’attaccapanni o difficoltà a vestirsi e svestirsi.

Ma per chi ha il Parkinson e soffre di dolore alla spalla, a livello di fisioterapia ci sono molte cose che si possono fare. Ce ne parla il Dr. Massimo Defilippo, Fisioterapista.

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Ho deciso di scrivere questo articolo perché in ambulatorio vedo abbastanza spesso pazienti che soffrono di malattia di parkinson e dolore alla spalla.

Nella malattia di Parkinson, il dolore alla spalla può essere uno dei primi sintomi motori. Tuttavia si può aggravare con il tempo, diventando una capsulite adesiva (detta anche spalla congelata).
Questo disturbo è caratterizzato da dolore e riduzione dell’ampiezza di movimento con un blocco del movimento sia attivo che passivo.
L’articolazione della spalla è circondata da una capsula fibrosa che aumenta la stabilità.
La spalla congelata si verifica quando la capsula si accorcia e si ritrae intorno all’articolazione della spalla, rendendo più difficile il movimento.

Secondo un articolo di Stamey, William MD et all. Pubblicato sul Journal of Clinical Rheumatology l’11% dei malati di parkinson soffre di dolore alla spalla. Questo disturbo a volte precede gli altri sintomi motori della malattia.

Le cause del dolore alla spalla

La bradicinesia e la rigidità portano a non utilizzare l’arto superiore, questa è una delle cause possibili.
Inoltre, la postura flessa in avanti del collo e della colonna vertebrale riducono l’ampiezza di movimento del braccio.
La conseguenza è la modifica della dinamica della spalla.

Meno della metà del movimento di elevazione del braccio è effettuata dall’articolazione gleno omerale (tra braccio e scapola).
La parte restante del movimento dipende dalla scapola e dall’estensione della colonna dorsale.
Nella malattia di Parkinson, questo meccanismo è bloccato a causa della flessione della colonna vertebrale.

Un altro aspetto da considerare è che il parkinsoniano ha un alto rischio di cadute e questo può causare dolore e lesioni alla spalla.

Generalmente, i miei pazienti non riescono a mettere i vestiti nell’attaccapanni e hanno difficoltà a vestirsi e svestirsi.

La diagnosi

Per la diagnosi, il primo esame consigliato è l’ecografia perché è rapido, non invasivo e costa poco.
In questo caso si possono escludere altri disturbi muscolo-scheletrici come la borsite, la lesione della cuffia dei rotatori o una calcificazione.

L’esame strumentale non è sufficiente per fare la diagnosi. Bisogna considerare il paziente sotto tutti i punti di vista anche per un dolore muscolo scheletrico.
La persona con la malattia di Parkinson potrebbe soffrire di Diabete, ipotiroidismo, ipertiroidismo, tubercolosi e malattie cardiovascolari.

Terapia

Credo che il paziente debba essere seguito sotto tutti gli aspetti.
Purtroppo in Italia la medicina è molto settoriale e i professionisti non collaborano tra loro.
Ogni medico o terapista si occupa della parte di sua competenza senza integrazione con gli altri. Invece, negli Stati Uniti avviene l’opposto.
Quindi, cerco di dare anche consigli alimentari perché spesso il medico non parla di dieta e alimentazione.

Va considerato che la spalla congelata è frequente nei pazienti diabetici. Inoltre il dolore può essere un sintomo riferito di organi come il fegato.
Il vecchio detto “dieta ed esercizio fisico” per curare le malattie credo sia molto attuale.
Per questo io mi occupo di entrambi, anche senza essere un dietologo. Parlo per esperienza personale e dei miei pazienti che spesso ignorano i principi basilari dell’alimentazione.
Per esempio, consiglio di sostituire i cereali con i legumi per abbassare la glicemia.

Fisioterapia

A livello di fisioterapia, ci sono molte cose che possiamo fare per il paziente con malattia di Parkinson.
Il diaframma è un muscolo che separa il torace dall’addome ed è fondamentale per la respirazione. Inoltre ha delle connessioni importanti con la colonna vertebrale cervicale e lombare.

Una disfunzione a questo livello può causare un alterazione della postura e dolore alle spalle in modo indiretto.

Se il diaframma non lavora in modo efficace, alcuni muscoli del collo (gli scaleni) e della gabbia toracica (intercostali) devono compensare. Se questi muscoli devono lavorare in modo eccessivo sviluppano contratture e causano la rigidità cervicale e toracica.
Spesso nel paziente che soffre di Parkinson il diaframma è molto rigido, quindi dev’essere trattato e decontratto.

I muscoli della spalla e della scapola possono causare dolore durante il movimento se hanno dei punti trigger attivi o delle contratture.
Ci sono delle tecniche manuali e dei macchinari elettromedicali che possono essere utili per questi pazienti.

Generalmente inizio con il movimento passivo del braccio e con delle manipolazioni muscolari.
Se non bastano, utilizzo la Tecarterapia (se il paziente non ha controindicazioni). Si tratta di una terapia elettrica che ha dato ottimi risultati nel trattamento dei muscoli.

Esercizi specifici

Gli esercizi sono fondamentali per il dolore alla spalla, anche per le persone che non soffrono di malattia di Parkinson.
Il problema è che spesso lo stress porta ad avere una postura con le spalle in alto (sollevate).
Questo provoca contratture, dolore e affaticamento muscolare.

Gli esercizi migliorano la coordinazione perché il paziente acquisisce la consapevolezza della propria muscolatura. Quindi migliora il controllo durante le attività quotidiane.
Spesso il paziente trascura questo aspetto per pigrizia o perché non capisce il beneficio. In realtà, credo che in futuro il 50% della fisioterapia consisterà in esercizi specifici.
Questa terapia mi ha dato ottimi risultati, non solo per la spalla, diversi pazienti senza lesioni tendinee hanno recuperato l’ampiezza di movimento normale e hanno ridotto molto il dolore.

Solo nei casi più gravi serve un intervento chirurgico. Nel Parkinson i più frequenti si effettuano per la capsulite adesiva o la riparazione del tendine sovraspinoso.

La lesione tendinea nel paziente con Parkinson si verifica soprattutto in caso di caduta.
Per questo consiglio ai famigliari di fare il possibile per prevenire le situazioni che favoriscono questi infortuni, tra cui:

  1. Fissare i tappeti dalla sala e dalla camera da letto
  2. Rimuovere gli oggetti sul pavimento
  3. Tenere dei tappeti di gomma nella doccia
  4. Fissare delle maniglie nella doccia e vicino al water

Dr. Massimo Defilippo, Fisioterapista con certificato di Osteopata
Via Roma 18
42048 Rubiera (RE)
E-mail: defilippo.massimo@gmail.com
Forum: http://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php
Sito Web: www.fisioterapiarubiera.com

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