Il latte aumenta il rischio di Parkinson

Il latte aumenta il rischio di Parkinson?

Ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia, hanno scoperto che bere più di 40 millilitri di latte al giorno può aumentare del 30% il rischio di sviluppare il Parkinson.

Per rispondere alla domanda se il latte aumenta il rischio di Parkinson, lo studio ha coinvolto 81.889 partecipanti di età compresa tra 45 e 83 anni che non erano malati di Parkinson. Questi hanno completato un sondaggio dettagliando il loro consumo di latte, latte inacidito e yogurt.

Dopo essere stati osservati per circa 14 anni, 1.251 partecipanti hanno avuto una diagnosi di Parkinson. Le persone che hanno bevuto da 40 a 159 millilitri di latte al giorno avevano il 30% in più di probabilità di sviluppare la condizione.

Inoltre, gli studiosi hanno osservato che non ci sono differenze tra uomini e donne riguardo i risultati dello studio.

In conclusione, si può ipotizzare che il latte aumenta il rischio di Parkinson, ma non il latte inacidito né lo yogurt. Infatti, i ricercatori hanno dichiarato: “I risultati di questo studio di coorte indicano che il consumo di latte, ma non di latte inacidito e yogurt, è associato a un aumentato rischio di malattia di Parkinson.”

Erik Olsson, professore associato alla Uppsala University, ha presentato lo studio durante la 14esima Conferenza internazionale del 2019 sulle malattie di Alzheimer e Parkinson a Lisbona, Portogallo.

Leggi l’abstract dello studio:
MILK, YOGURT, AND SOURED MILK CONSUMPTION AND RISK OF PARKINSON’S DISEASE

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Malattia di Parkinson

La Malattia di Parkinson (MdP) è una malattia del Sistema Nervoso Centrale. È caratterizzata da una progressiva degenerazione dei neuroni localizzati in una parte del cervello detta “substantia nigra”. Questi neuroni controllano principalmente i movimenti del corpo. La lesione anatomica si traduce in disturbi motori: tremore, lentezza, rigidità muscolare, instabilità posturale… Ma anche sintomi non motori: deficit di memoria e delle capacità cognitive, ansia e depressione, confusione, dolore, disturbi del sonno e gastrointestinali… La MdP è una malattia degenerativa che clinicamente si manifesta con una evoluzione lenta e progressiva.